Vulcano Etna
"l'Etna nevoso, colonna del cielo / d'acuto gelo perenne nutrice / lo comprime. / Sgorgano da segrete caverne / fonti purissime d'orrido fuoco, / fiumi nel giorno riversano / corrente di livido fumo / e nella notte rotola / con bagliori di sangue / rocce portando alla discesa / profonda del mare, con fragore"
(Pindaro, Pitica I 470 a.C.)
Il vulcano Etna, formato nel corso delle ere, con un processo di costruzione e distruzione incominciato intorno a 570 000 anni fa, oggi, con i suoi 3350 metri s.l.m di altezza, è il più alto d'Europa e fra i più attivi al mondo e con il suo immenso edificio domina la Sicilia e il Mar Mediterraneo.
Il vulcano può essere considerato un vero e proprio laboratorio a cielo aperto in quanto ingloba vari elementi : vulcanologici, geologici, climatici, biologici e anche antropologici. La struttura del Vulcano Etna è piuttosto complessa; è costituito da una successione di antichi edifici vulcanici, le cui prime manifestazioni si sono avute circa 570.000 anni fa in ambiente sub-acqueo (Pleistocene), questa attività ha dato vita al sistema sub-etneo che presenta ancora delle evidenze importanti presso le località di Acitrezza e Acicastello, dove è possibile ammirare delle morfo-strutture vulcaniche che prendono il nome di lave a cuscino o lave a pillows (termine inglese).
I successivi ed importanti mutamenti portarono alla produzione di vere e proprie eruzioni Centrali (cioè alimentate da un vero e proprio condotto di alimentazione) piuttosto che lineari o fissurali. Nasce così il primo sistema poligenetico che prende il nome di : ” Etna Primordiale ” costituito dal sistema Calanna – Trifoglietto (I-II-III). Questi centri eruttivi sono stati smantellati ed erosi col passare dei millenni, tale processo ha subito un’accelerazione a causa dei movimenti vulcano – tettonici che interessano la porzione attualmente occupata dall’immensa Valle del Bove, portando alla formazione della nota depressione di tipo calderico sul versante Est del Vulcano.
L’Etna vero e proprio, quello dei giorni nostri chiamato Mongibello, è formato dall’attuale Cratere Centrale (1945), che ingloba al suo interno altre 2 grandi depressioni crateriche (Bocca Nuova Est 1968 e Ovest 1964), dal Cratere di Nord Est (1911) l’attuale vetta del vulcano e dal Cratere di Sud Est (nuovo 2009 e vecchio 1971).
L’attività del vulcano è principalmente caratterizzata da emissioni di ceneri e gas nei periodi di quiete.I principali rifugi dai quali è possibile effettuare straordinarie escursioni sono: Rifugio Sapienza a sud e Piano Provenzana a nord.
Il vulcano può essere considerato un vero e proprio laboratorio a cielo aperto in quanto ingloba vari elementi : vulcanologici, geologici, climatici, biologici e anche antropologici. La struttura del Vulcano Etna è piuttosto complessa; è costituito da una successione di antichi edifici vulcanici, le cui prime manifestazioni si sono avute circa 570.000 anni fa in ambiente sub-acqueo (Pleistocene), questa attività ha dato vita al sistema sub-etneo che presenta ancora delle evidenze importanti presso le località di Acitrezza e Acicastello, dove è possibile ammirare delle morfo-strutture vulcaniche che prendono il nome di lave a cuscino o lave a pillows (termine inglese).
I successivi ed importanti mutamenti portarono alla produzione di vere e proprie eruzioni Centrali (cioè alimentate da un vero e proprio condotto di alimentazione) piuttosto che lineari o fissurali. Nasce così il primo sistema poligenetico che prende il nome di : ” Etna Primordiale ” costituito dal sistema Calanna – Trifoglietto (I-II-III). Questi centri eruttivi sono stati smantellati ed erosi col passare dei millenni, tale processo ha subito un’accelerazione a causa dei movimenti vulcano – tettonici che interessano la porzione attualmente occupata dall’immensa Valle del Bove, portando alla formazione della nota depressione di tipo calderico sul versante Est del Vulcano.
L’Etna vero e proprio, quello dei giorni nostri chiamato Mongibello, è formato dall’attuale Cratere Centrale (1945), che ingloba al suo interno altre 2 grandi depressioni crateriche (Bocca Nuova Est 1968 e Ovest 1964), dal Cratere di Nord Est (1911) l’attuale vetta del vulcano e dal Cratere di Sud Est (nuovo 2009 e vecchio 1971).
L’attività del vulcano è principalmente caratterizzata da emissioni di ceneri e gas nei periodi di quiete.I principali rifugi dai quali è possibile effettuare straordinarie escursioni sono: Rifugio Sapienza a sud e Piano Provenzana a nord.
Attività da non perdere:
- Trekking della "Bottoniera" - Crateri del 2002 versante nord
- Ascensione ai crateli sommitali con funivia e veicoli 4 x 4 - versante sud
- Soft trekking a Rifugio Sapienza e i suoi vulcani spenti - versante sud
La linea turistica CityBySee che permettere di raggiungere Taormina è la linea Viola